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AOSTA21K: Una Mezza Maratona Tra Storia e Montagne

Finalmente, una gara a casa mia! Dopo aver macinato chilometri in giro per l’Italia e oltre, è con una gioia che solo i runners mattinieri possono capire che vi parlo della AOSTA21K. E la cosa più bella? Non ho dovuto alzarmi alle 4 del mattino per prendere un treno o un volo!

Perché, diciamocelo, correre a casa ha un sapore diverso. Questa è la seconda edizione della AOSTA21K, ed è stato fantastico vedere la mia città accogliere 2600 iscritti, ben 600 in più rispetto allo scorso anno. Un segnale chiaro: questa gara sta crescendo, e alla grande.

Una Mezza Maratona Veloce (ma non troppo)
Io ho puntato dritto alla mezza maratona. 21 chilometri di pura bellezza, in un tracciato piatto (sì, proprio piatto!) incastonato tra le montagne della Valle d’Aosta. Altitudine? 560 metri, niente che possa spaventare anche i runners più pigri. Il percorso ti porta attraverso il centro storico di Aosta, con le sue chicche romane, per poi farti tagliare il traguardo all’Arco di Augusto, sotto lo sguardo delle cime più spettacolari d’Europa. Cioè, hai presente? Puro spettacolo. Il tracciato è veloce, ma occhio ai falsi piani che, se non sei ben allenato, ti rubano qualche secondo prezioso nel finale. Sarà che io mi alleno proprio qui, ma posso dire che correre in gara è un’altra cosa. L’adrenalina e la magia del momento ti fanno vedere le stesse strade con occhi diversi. È come riscoprire la tua città, ma con il battito a 170 bpm.
Fonte: aosta21k facebook

Organizzazione da Manuale.

Organizzazione da Manuale, Ma… Non posso che fare un plauso all’organizzazione. Tonnellate di volontari, tutto scorre liscio: pettorali, sacche, sicurezza, ristori… zero sbavature. Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la partecipazione dell’intera città. Aosta non si è limitata ad ospitare la gara, ma ha creato una vera e propria festa. Tra manifestazioni collaterali, eventi per le famiglie, musica e stand gastronomici, sembrava che tutta la città fosse coinvolta in questo grande evento sportivo. E questo è qualcosa che raramente si vede in una mezza maratona. Complimenti a chi ha organizzato, perché l’atmosfera di festa ha reso tutto ancora più speciale. 

Ristoro
finale
finale
da rivedere

Ma, perché c’è sempre un “ma”, il ristoro finale era un po’ deludente. Poco spazio e troppa confusione, piazzato praticamente sulla linea del traguardo. Capisco che volevano tenere tutto compatto, ma perché non sfruttare il verde del Puchoz per far respirare un po’ di più gli atleti dopo la fatica?

Ora, se sei uno di quelli che corre anche solo per la medaglia, rilassati: quest’anno era bella. Anche originale, nessuna roba di legno che ormai sembra andare di moda ovunque. Per quanto riguarda il pacco gara… eh, qui cadiamo. Solita T-shirt (davvero, quando ci fermeremo? #BASTATSHIRTNELPACCOGARA), due gel e qualche sconto. Diciamo che il pacco gara è stato il vero punto debole. Un tocco di originalità in più non avrebbe guastato.

Medaglia Sì, Pacco Gara Meh

in conclusione

Insomma, la AOSTA21K è una mezza che ha tutto per diventare un classico. Organizzazione impeccabile, percorso da cartolina, e un’atmosfera che solo una città come Aosta può offrire. Certo, ci sono dettagli da migliorare, ma niente che non possa essere sistemato con un po’ di esperienza. Il mio voto? 7 pieno.     
Ai prossimi anni per alzare il livello, perché questa mezza ha ancora tanto da dire!

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