Cronaca di una Domenica alla CORTINA DOBBIACO RUN
Un Viaggio tra le Dolomiti.
Un Viaggio tra le Dolomiti, una corsa tra panorami mozzafiato: gallerie scavate nella roccia, ponti sospesi sull'orrido, e infine uno splendido lago alpino, le cui placide acque lambiscono il sentiero.
Cortina-Dobbiaco
Il Richiamo delle Dolomiti
C'è qualcosa di magico nelle Dolomiti, qualcosa che chiama e attrae irresistibilmente. È una connessione profonda con la natura, una sfida con se stessi che, una volta vissuta, diventa impossibile da ignorare. La Corsa Cortina-Dobbiaco non è solo una gara; è un rito di passaggio, un viaggio personale che ogni runner dovrebbe provare almeno una volta nella vita.

La sveglia suona alle 4.20 del mattino. È una chiamata dura e impietosa, ma l’adrenalina della gara è già in circolo. Inizio la giornata con una colazione veloce, perché mi aspettano 154 km di viaggio per raggiungere Cortina, la splendida cittadina delle Dolomiti, dove parteciperò per l’undicesima volta alla Corsa delle Dolomiti.
Alle 7.45 arrivo a Cortina. Il parcheggio è strategicamente posizionato vicino alla zona di ritiro dei pettorali. La routine pre-gara è ormai familiare: preparo la sacca, la consegno e mi avvio in fila indiana verso la griglia di partenza. L’atmosfera è elettrica, con l’inno nazionale che risuona nell’aria, le campane che rintoccano e il conto alla rovescia che annuncia l’inizio della gara.
Arrivo a Cortina

Il segnale di partenza è dato, e si parte. I primi tre chilometri sono una lotta interna. La voglia di tornare indietro è forte, il respiro è affannoso, e la salita lenta ma costante. L’asfalto cede presto il passo allo sterrato. Arrivato al primo ristoro, i volontari, esperti e pronti, mi porgono bicchieri d’acqua e bottiglie, incoraggiandomi. Nonostante il supporto, la mia mente non è ancora concentrata sulla gara.
La
Parte
nza
La corsa continua tra panorami mozzafiato: gallerie scavate nella roccia, ponti sospesi sull’orrido, e infine uno splendido lago alpino, le cui placide acque lambiscono il sentiero. Al secondo ristoro, situato in un luogo ospitale, le mie gambe continuano a muoversi con allegria, mentre la mia testa ancora fatica a entrare in modalità gara.
Panorami Mozzafiato e Ristori

Raggiungo il Passo Cimabanche, dove alcuni sparuti tifosi ci spronano: “Dai che inizia la discesa…”. Al quattordicesimo chilometro, le gambe iniziano a scivolare leggere tra i sassi. I respiri corti dei miei compagni di gara accompagnano la discesa. Al diciassettesimo chilometro, vedo in lontananza il lago di Landro, che raggiungo al diciannovesimo. Qui, il tifo è più organizzato e la mia mente, finalmente, si sincronizza con le gambe. L’effetto del gel energetico si fa sentire, e il panorama delle Dolomiti mi riporta completamente in gara.
Passo Cimma banche e la Discesa
Proseguo sui sentieri ciclabili che costeggiano la strada asfaltata. Durante la notte, l’organizzazione ha installato una passerella in legno per consentirci di attraversare un ruscello. Una dimostrazione della loro dedizione e del loro impegno. Incrociamo anche delle mucche, un tocco pittoresco che arricchisce l’esperienza. All’ultimo ristoro, prendo un altro gel e mi preparo per gli ultimi sei chilometri verso Dobbiaco.

L'Arrivo a Dobbiaco, post gara
Dobbiaco ci aspetta con il suo lago che si staglia alla nostra sinistra. L’ultimo chilometro, lo sterrato cede il posto all’asfalto. Ci siamo! La folla è densa, le curve si susseguono rapidamente, e infine vedo lo striscione d’arrivo. Lo speaker annuncia il mio nome, è finita! Una gentile signora mi insegue con la medaglia, un gesto di cortesia che conclude in bellezza la giornata.
Ritiro il mio sacchetto con vari generi di sostentamento, recupero la mia sacca gara e mi preparo per una meritata birra. Il cielo si fa scuro e inizia a piovigginare, ma nulla può offuscare la luminosità di questa giornata. La corriera mi riporta a Cortina e poi via verso casa.
Consiglio vivamente ai nostri lettori di iscriversi e provare la Corsa Cortina-Dobbiaco. È un’esperienza che va oltre la semplice gara podistica; è un’immersione totale nella bellezza incontaminata delle Dolomiti. Correre in quel contesto puro, circondati dalla maestosità della natura, è un’esperienza che lascia il segno. La fatica e la durezza del percorso sono ampiamente ricompensate dai panorami mozzafiato e dalla sensazione di aver conquistato qualcosa di veramente speciale.
Un Invito a Provare la Corsa Cortina-Dobbiaco
Riflessi e Riflessioni
La gara è impegnativa e proprio per questo motivo è anche fantastica. La combinazione di sfida fisica e mentale con la bellezza del paesaggio rende questa corsa unica nel suo genere. Ogni metro percorso racconta una storia di impegno e determinazione, e ogni partecipante porta con sé un bagaglio di emozioni e ricordi indimenticabili.
Il Richiamo delle Dolomiti
Eppure, alla fine, torno sempre. C’è qualcosa di magico nelle Dolomiti, qualcosa che chiama e attrae irresistibilmente. È una connessione profonda con la natura, una sfida con se stessi che, una volta vissuta, diventa impossibile da ignorare. La Corsa Cortina-Dobbiaco non è solo una gara; è un rito di passaggio, un viaggio personale che ogni runner dovrebbe provare almeno una volta nella vita.
Quindi, alla prossima avventura tra le Dolomiti! Iscrivetevi, mettete alla prova i vostri limiti e lasciatevi affascinare da uno dei luoghi più belli del mondo. Le Dolomiti vi aspettano, pronte a regalarvi emozioni indimenticabili e a scrivere insieme a voi un nuovo capitolo della vostra storia di runner.

Runner esperta, appasionata di mezze maratone, ha partecipato alla maratona di New York nel 2022. Per ben 11 volte ha corso la Cortina-Dobbiaco