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Ansia da Gara: Come Affrontare le Sfide Pre-Competizione

Scrivo questo articolo perché ormai manca meno di una settimana al mio obiettivo estivo: l’Aosta-Becca di Nona. Questa gara è insolita per me, un maratoneta puro e amante dell’asfalto, poiché mi cimenterò su un percorso di 3,200 km con un dislivello positivo di 2500 metri. Mi sono preparato solo con gare intermedie, senza allenamenti specifici, e questa mancanza di preparazione mi preoccupa parecchio. E ve lo scrive uno che non ha mai patito di ansia per nessuna gara, dalla 10 km del paese alla maratona di Valencia.

Preparazione e Ansia

Cos'è l'Ansia?

Ho sempre creduto che se mi sono allenato bene, non ho nulla da temere. Anzi, forse sento più la tensione per alcuni tipi di allenamento. Per esempio, avverto una certa tensione durante la settimana che precede il lunghissimo pre-maratona. Questo allenamento è un termometro molto accurato per capire a che punto sono. Ma questa settimana sto avvertendo una tensione particolare, e credo che tutto dipenda dal fatto che non conosco nulla di questa gara, a parte la sua fama nella regione dove abito.

Con il termine ‘ansia’ si intende una reazione anticipatoria caratterizzata da preoccupazione, apprensione, paura, manifestazioni fisiologiche e tensione psicofisica, di fronte a uno stimolo o a un evento negativo futuro. L’ansia può essere attivata da eventi non realmente presenti o che potrebbero accadere.

La Diversità delle Reazioni

Premetto, come sempre, che NON SIAMO TUTTI UGUALI. Ognuno di noi vive un certo tipo di ansia prima di una gara. Ci sono persone che si sentono elettrizzate all’idea di mettersi al via, altre che si presentano alla linea di partenza senza la minima tensione, felici di essere lì e pronte a godersi il “viaggio” lungo i chilometri della competizione. Altri ancora sono in preda alla tensione e allo stress già da diversi giorni. L’importante è imparare a gestire l’ansia, qualsiasi tipo sia.

Se si è troppo elettrizzati, si rischia di partire troppo velocemente, per poi pagare dazio verso metà o fine gara. Allo stesso modo, prendere una gara come se fosse un’operazione a cuore aperto può rovinare sia la prestazione che il divertimento, che rimane la cosa fondamentale.

Gestire lo Stress Pre-Gara

Ansia Positiva: Un’Attivazione Necessaria

Chiaramente, chi vive la gara con uno stress eccessivo – come non dormire bene la notte prima o essere agitati già da qualche giorno prima della competizione – attribuisce alla corsa e al risultato sportivo un alto valore. La competizione sportiva può essere fonte di ansia perché ci mette a confronto con l’incertezza. Sulla linea di partenza, nessuno dei concorrenti sa già a priori come andrà a finire l’evento. Questo dover affrontare il dubbio e l’incertezza ci porta a relazionarci con aspetti al di fuori del nostro controllo.
Nel mio caso, l’ansia non è completamente negativa. Questa ansia mi attiva in modo positivo, senza paralizzarmi. Mi scrivo sull’agenda tutto quello che devo preparare per non dimenticare nulla: lo zainetto per la gara, la borsa da consegnare all’organizzazione, quanti gel preparare, ecc. Questo tipo di ansia mi rende più attento, focalizzato e concentrato su ciò che devo fare. La psicologa sportiva ci invita a riflettere sulla correlazione tra performance sportiva e attivazione: difficilmente si possono raggiungere risultati di buon livello senza una certa soglia di attivazione. Anche l’atleta di alto livello, e perfino il campione, prova un certo livello di ansia prima della gara.

La Sera Prima della Gara

Per rilassarmi la vigilia della gara, mi piace dedicarmi agli esercizi di mobilità e allo stretching, magari davanti alla televisione mentre tutti dormono. Farli anche la sera prima della gara mi rende più tranquillo e sicuro di me, riducendo l’intensità per evitare di arrivare alla gara con i muscoli scarichi. Molti di noi runner soffrono dell’ansia da dimenticanza, simile a quella che si prova prima di una partenza per le ferie, quando si teme di aver dimenticato qualcosa. La sera prima di una maratona, passavo interminabili minuti a letto pensando a cosa avrei potuto dimenticare. Ora uso una checklist con tutto il materiale necessario: dai gel alle spille da balia, passando per la fascia cardio e due paia di calze. In questo modo, mentre faccio lo zaino o la valigia, evito di commettere errori, come quella volta che andai a Milano per la mezza maratona senza pantaloncini…

in conclusione

Affrontare l’ansia da gara è una sfida personale e unica. Ognuno di noi deve trovare il proprio modo di gestirla, trasformando quella tensione in un’energia positiva che ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi sportivi. Ricordate, l’ansia non è sempre negativa; può essere la spinta che ci porta a dare il meglio di noi stessi.
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