Home » Neapolis Marathon: un paradiso abitato da runner (e qualche diavolo nascosto)
gare maratona recensioni

Neapolis Marathon: un paradiso abitato da runner (e qualche diavolo nascosto)

Napoli è un paradiso abitato da diavoli”, diceva il filosofo Benedetto Croce, e se l’hai mai visitata sai bene di cosa parlava. Ma, che ci crediate o no, fino a qualche anno fa questo “paradiso” non aveva nemmeno una maratona che portasse il suo nome. Il Diavolo ci aveva messo lo zampino? Chissà. La storia però è cambiata nel 2021, con la nascita della Neapolis Marathon, e nel 2024 siamo già alla quarta edizione. Ancora piccola nei numeri (per ora), ma con un potenziale enorme che non può essere ignorato. Siamo a quota 550 partenti per la 42km, un numero modesto, certo, ma quando metti insieme anche la mezza maratona e la 12km non competitiva, arrivi a contare 3.000 anime scalpitanti. Non male, vero?

Il bello però è che non si tratta di una semplice gara. No, la Neapolis Marathon è un viaggio attraverso la città, un’esperienza che mescola fatica e bellezza in dosi uguali, con una spruzzata di follia che solo Napoli può regalare.

Parliamo chiaro: il percorso è su due giri. Per qualcuno potrebbe sembrare noioso, ma non si può negare che ripetere certi luoghi iconici sia una goduria per gli occhi. Via Caracciolo, il Castel dell’Ovo, Piazza Municipio con il suo Maschio Angioino… ti senti un turista mentre le gambe ti implorano pietà. Ma, ehi, chi può lamentarsi di passare per il Lungomare di Napoli due volte?
Il percorso: quando il doppio è meglio?
piazza vittoria napoli runningmilo
Certo, non tutto è oro che luccica. Ci sono tratti, come quello che ti porta a Est, dove il panorama non è proprio il massimo, e il pubblico è più sparuto di una lepre in fuga. Ma quando il sole splende (e splende sempre troppo, come in questa edizione con 24 gradi a ottobre!) e l’azzurro del mare ti accompagna, chiudi un occhio e continui a correre.

Ok, parliamoci chiaro. Napoli negli ultimi anni è diventata una calamita per turisti, e la Neapolis Marathon dovrebbe sfruttare questo boom. L’organizzazione ha tanti margini di miglioramento, ma già così non è male. I volontari? Simpatici e presenti (finché non spariscono). I ristori? Buoni, anche se con quel caldo ci si aspettava un po’ più di acqua e varietà. un gelato confezionato. Sì, un gelato! Vi assicuro, in quel momento è stato come ricevere un dono veramente apprezzato.

Mancava un fotografo all’arrivo!!!.  Ho la foto a 50 metri dal traguardo, ma non sotto l’arco con il tempo finale! Peccato…

L’organizzazione: in crescita, ma si può fare di più

La mia gara: un’odissea nel mio paradiso

Sono nato a Napoli, ma vivo in Toscana da 18 anni. Questa maratona era la mia occasione per tornare a casa, puntando a un nuovo record personale, dopo quello a Torino nel 2018. Beh, spoiler: non è successo. Colpa del caldo, di un’influenza a inizio settimana, e probabilmente anche delle aspettative troppo alte. La seconda metà della gara è stata un incubo. Ero tentato di mollare al 25°, il pensiero del ritiro mi ronzava in testa, ma farlo nella mia città? Impensabile. Così ho stretto i denti, lottando contro crampi e un mal di stomaco infernale, e ho tagliato il traguardo in 3h53’. Un risultato accettabile, ma ben lontano dai miei obiettivi.

Mi porto a casa due momenti indimenticabili. Il primo? Correre sul Rettifilo, una strada che battevo ogni giorno da universitario e che mi ha fatto venire i brividi. Il secondo? Via Caracciolo, il lungomare di Napoli, nel secondo giro. Ero esausto, ma la bellezza di quel panorama, il Vesuvio davanti a me, mi ha spinto a continuare. Ed è lì che ho capito: la vera forza di questa gara sta nel percorso. Se la Neapolis Marathon crescerà, sarà grazie a questo paradiso, e noi diavoli (runner) ci torneremo ancora

in conclusione

LUCA CATERINO
Triatleta, maratoneta con qualche puntata nelle Ultra, appassionato di fatica. Sempre alla ricerca di nuove sfide

In conclusione, la Neapolis Marathon è una gara che ha il potenziale per diventare leggendaria, grazie al suo percorso unico e alla cornice mozzafiato che solo Napoli può offrire. Certo, l’organizzazione ha ancora del lavoro da fare, soprattutto per migliorare alcuni dettagli che possono fare la differenza tra una buona esperienza e una gara indimenticabile. Ma ciò che rende speciale questa maratona non è solo la sfida fisica, bensì l’emozione di correre in una città che vive e respira storia, bellezza e caos in ogni angolo. Se ami il running, se ami le sfide e soprattutto se ami immergerti in luoghi che lasciano il segno, la Neapolis Marathon dovrebbe essere sul tuo radar. Magari non sarà la gara più grande o la più perfetta a cui parteciperai, ma ti prometto una cosa: la bellezza di Napoli e l’energia che ti regala ti faranno dimenticare ogni fatica. Ci vediamo al prossimo giro sul lungomare!
0 Condivisioni