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Firenze marathon: Una Settimana alla Firenze Marathon

Ci siamo. Manca una settimana alla Firenze Marathon, e inizia uno dei periodi più importanti della preparazione: quello dedicato a ricaricare le energie psicofisiche. Dopo mesi di allenamenti intensi, sacrifici e centinaia di chilometri macinati, è il momento di fare spazio al recupero, alla calma e a una gestione oculata delle ultime giornate prima dell’evento. Come amo ripetere: “Quello che andava fatto, è già stato fatto”. Ora, il focus deve essere sull’arrivare alla partenza con mente lucida e gambe pronte.

La gestione dell'ultima settimana: meno è meglio

Oggi, durante un medio di 16 km, mi sono ritrovato a fare i conti con una sensazione che penso molti maratoneti conoscano bene: non ero al massimo. I miei compagni di allenamento, che non si stanno preparando per una maratona, sembravano pieni di energia, scattanti e leggeri. Io, al contrario, mi sentivo un po’ rigido, pesante.  Ho imparato a non preoccuparmi. Questo periodo è fatto per ascoltare il corpo, senza ossessionarsi. Il giorno giusto per brillare non è oggi: è domenica prossima, sotto i riflettori della Firenze Marathon.

Avevo anche l’opportunità di partecipare a una mezza maratona questa domenica, il che avrebbe reso questo medio più stimolante e piacevole. Ma mi conosco bene: sarebbe stato impossibile trattenermi e avrei corso a un ritmo troppo elevato. Il rischio? Arrivare alla maratona già stanco, o peggio, con qualche acciacco. Così, ho optato per un’uscita tranquilla con amici, lontano da ogni pressione. Una scelta che rifarei mille volte, perché preservare la forma in questa fase è fondamentale.

Lunedì. Manca meno di una settimana alla Firenze Marathon, e come sempre, il pensiero fisso è il ritmo gara. Non è che non sappia quale sarà o che abbia grandi dubbi, ma è uno di quegli argomenti che non smettono mai di ronzarmi in testa. Credo sia normale per chi corre, no?

Ogni volta, riaffiora nella mia mente il mio personale, quello fatto a Barcellona. Lo custodisco come un tesoro e, inutile nasconderlo, vorrei migliorarlo. Ammettiamolo: chi si schiera alla partenza di una gara, che sia una 10 km o una maratona, lo fa con un obiettivo preciso. Dire il contrario è da “Pinocchi”.

Ma ogni maratona ha una storia a sé. Quando mi chiedono come mi sento prima di una gara, la mia risposta è sempre la stessa: “Quello che dovevo fare, l’ho fatto. Ora spero solo che tutto vada per il meglio.” Non è fatalismo, è consapevolezza.

Firenze Marathon:6 Giorni al Via

Il Mito del “Miracolo” in Gara

C’è qualche runner che crede alla leggenda: il giorno della gara accade il “miracolo”. Ti svegli con gambe perfette, il ritmo scorre fluido, e il cronometro si ferma su un tempo inaspettato. Sarebbe bello, vero? Peccato che la realtà funzioni diversamente. La maratona è la fotografia fedele di ciò che hai costruito in allenamento.

Certo, l’entusiasmo del pubblico e l’adrenalina del momento possono regalarti qualche secondo al chilometro, ma nulla che stravolga la tua preparazione. Non ci sono scorciatoie.

E poi c’è lei, l’ultima settimana. Quella in cui tutto sembra amplificato: i piccoli fastidi, le sensazioni contrastanti, i dubbi. È un periodo delicato, in cui ogni dettaglio può fare la differenza. Come mi sento? Equilibrato ma vigile. Ho seguito la preparazione al meglio delle mie possibilità, ma so che la strada fino al traguardo è ancora piena di incognite. Ogni giorno, da qui al via, sarà dedicato a piccoli aggiustamenti. Riposo, alimentazione, visualizzazione della gara. È un gioco mentale, ma anche fisico. Alla fine, la maratona è una sfida contro te stesso, contro i tuoi limiti e contro quella vocina che ti sussurra “non ce la farai”.

L’Ultima Settimana: Una Partita a Scacchi

trolley giallo runnigmilo

Gli Ultimi Giorni: Preparazione e Organizzazione

Con la maratona ormai alle porte, gli allenamenti sono ridotti al minimo. Giusto qualche corsetta leggera di 4-5 km, terminando con un paio di allunghi per “svegliare” la gamba. Non c’è più nulla da costruire, ma mantenere la sensazione di freschezza è fondamentale.

Oggi, invece, ho iniziato a pensare a un altro aspetto cruciale: il viaggio e la valigia. Chi corre sa quanto sia importante prepararsi al meglio anche fuori dalla pista. Visto che non è la mia prima maratona, ho affinato un metodo che mi salva da errori dell’ultimo minuto: la mia check-list da maratona.

La tengo appesa nell’armadio dove conservo tutto il mio materiale da corsa. Per me è una vera e propria ancora di salvezza. Dimenticarsi qualcosa è più facile di quanto si pensi, soprattutto quando l’adrenalina inizia a salire. E sì, mi è già capitato di lasciare a casa qualcosa di essenziale, ed è un errore che non voglio più ripetere.

Con la lista, spunto tutto: dal vestiario per la gara ai gel energetici, dai cavetti per gli orologi e i dispositivi fino a ogni piccolo dettaglio che potrebbe servire. Una volta completata, so di essere pronto e sereno.

La Strategia per la Cena Pre-Gara

Domani sarà la giornata delle grandi manovre. Preparerò tutto, valigia compresa, e tra gli indispensabili non mancheranno… un pacco di spaghetti e un sugo al pomodoro.

Da qualche anno ho deciso di affittare un appartamento su Booking per le trasferte delle maratone, e devo dire che questa scelta è stata una svolta. Avere a disposizione una cucina e potermi preparare da solo la cena e colazione pre-gara mi dà un senso di controllo e tranquillità che non ha prezzo.

La mia cena è semplice ma collaudata: spaghetti al pomodoro e una fettina di pollo. È leggera, facilmente digeribile e mi dà l’energia necessaria per affrontare i 42 km. Niente ristoranti, niente sorprese: preferisco affidarmi alla mia routine e a ingredienti che conosco bene. Dimenticavo la colazione: sempre la stessa giusto per non sbagliare.

Se sei curioso di seguire i miei ultimi giorni di preparazione, resta con me. Ti porterò dietro le quinte di quello che per me è molto più di una corsa: è un viaggio, una storia, una passione

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