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Il Prezzo delle Scarpe da Running è Fuori Controllo! Scopri il Perché

Il Caro Prezzi delle Scarpe da Running: Siamo Arrivati all’Assurdo?

Questa mattina, apro la casella email e—BUM!—il solito store online mi spara in faccia la nuova Nike Pegasus Premium con il claim: “Metti il turbo alle tue corse!”. Ah sì? Quindi adesso basta un paio di scarpe da 200€ per farmi volare? Interessante, peccato che il turbo ce lo abbiano messo sui prezzi.

Ed è proprio qui che voglio arrivare: ma ci siamo resi conto di quanto costano ormai le scarpe da running? Siamo di fronte a un’escalation che farebbe impallidire anche il mercato dei bitcoin.

Scarpe da Running: Quanto mi costi?

Negli ultimi anni, il costo delle scarpe da running ha subito un’impennata spaventosa. Se una volta con 100€ ci si portava a casa un modello di fascia media, oggi quello stesso prezzo è considerato quasi un affare. I nuovi modelli top di gamma superano tranquillamente i 250-300€, con punte di 310€ per scarpe come le Nike Alphafly.

Ma perché questo aumento vertiginoso? Si tratta solo di inflazione o c’è qualcosa di più? Le aziende investono in nuove tecnologie, materiali più avanzati e ricerca, ma è davvero giustificabile questo rincaro? Oppure stiamo semplicemente pagando il prezzo di un’industria che ha capito di poter spingere i corridori a spendere sempre di più?

In questo articolo analizziamo le cause dietro l’aumento esagerato del costo delle scarpe da corsa e cerchiamo di capire se ne vale davvero la pena o se il marketing sta giocando con il nostro portafoglio.

Cosa c’è dietro questo rincaro assurdo?

La risposta facile sarebbe dire: “inflazione”, e un po’ è vero. Il costo delle materie prime è salito, la produzione costa di più, il trasporto idem. Ma c’è un altro lato della medaglia: i brand del running stanno facendo davvero qualcosa per attutire il colpo?

Spoiler: NO.

Anzi, i colossi del settore continuano a macinare profitti record, e guarda caso i prezzi non smettono di salire. Che strano, vero?

Ovviamente, c’è anche un discorso di tecnologia e innovazione. Le aziende investono miliardi in ricerca e sviluppo per creare scarpe sempre più performanti, leggere e reattive. Materiali come le schiume a ritorno di energia, le piastre in carbonio e le nuove mescole per la suola sono frutto di anni di studio. Questo ha un costo, ed è giusto che venga ripagato.

Ma il problema è che questa corsa all’innovazione è diventata anche un gioco di marketing: le nuove tecnologie vengono introdotte con un sovrapprezzo spropositato, e dopo qualche anno finiscono persino nei modelli più economici… a prezzi comunque più alti rispetto al passato.

Il meccanismo è chiaro: quando le prime superscarpe sono arrivate sul mercato a 250€, tutto il settore si è allineato. Risultato? Oggi il top di gamma è oltre i 300€ e un modello base viaggia sui 130-150€.

Vi ricordate quando una scarpa top costava 160€ e il modello base 90€? Tempi andati.

Moda o Necessità?

Ora, lungi da me fare la morale: se uno vuole comprarsi l’ultimo modello di scarpa da running, fa benissimo! Alla fine, ognuno è libero di spendere i propri soldi come vuole, e se un paio di scarpe nuove ti danno quella spinta in più per uscire a correre con entusiasmo, ben venga. La motivazione è una componente fondamentale nella corsa, e se un modello di tendenza o una tecnologia all’avanguardia ti fa sentire più veloce, più leggero, più performante… perché no?

C’è chi cambia scarpe solo quando quelle vecchie sono distrutte e chi, invece, ama avere sempre l’ultima novità ai piedi. Non c’è un giusto o sbagliato, dipende da come vivi la corsa. Se per te è una passione e vuoi regalarti l’ultimo ritrovato della tecnologia, fallo senza sensi di colpa. La soddisfazione personale non ha prezzo.

Ma qui arriva il punto cruciale: quanto di questa corsa all’innovazione è veramente utile e quanto è solo marketing spinto?

Perché alla fine, le scarpe devono fare il loro lavoro: proteggerti dagli infortuni, garantirti comfort e aiutarti a coprire i tuoi chilometri nel miglior modo possibile. E siamo davvero sicuri che una scarpa da 300€ faccia tutto questo meglio di una da 150€?

Sì, le nuove tecnologie aiutano, ma non sono sempre essenziali per tutti i runner. Se corri per piacere, se il tuo obiettivo è solo stare bene, forse non hai bisogno dell’ultimo ritrovato della scienza. D’altra parte, se sei un atleta competitivo e vuoi il massimo delle prestazioni, allora può avere senso investire in un modello di punta.

La differenza sta nel capire se stiamo pagando per un reale miglioramento delle prestazioni o solo per il piacere di avere un prodotto di moda. Se spendere di più ti rende felice, fallo senza problemi. Ma se lo fai solo perché “tutti hanno quelle scarpe”… beh, forse vale la pena pensarci due volte. 

in conclusione

Alla fine, la domanda resta: quanto siamo disposti a pagare per un paio di scarpe da running? E soprattutto, ne vale davvero la pena?

È vero, l’innovazione ha un costo, e nessuno vuole tornare alle scarpe di dieci anni fa. Ma allo stesso tempo, il marketing ha spinto i prezzi a livelli assurdi, sfruttando la nostra voglia di migliorare, di avere il meglio, di sentirci più veloci.

La soluzione? Essere consumatori più consapevoli.

Comprare quando serve, non perché lo dice la pubblicità.
Scegliere scarpe adatte a noi, non solo perché sono le più nuove o le più costose.
Valutare se l’investimento ha davvero senso per il nostro tipo di corsa.
Alla fine, non sono le scarpe a fare il runner. Sono le gambe, la testa e la voglia di correre. E quella, per fortuna, non costa niente. 

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