
Maratona di Roma 2025: un viaggio tra sport, storia ed emozioni

Oggi voglio far raccontare la propria avventura a questa fantastica maratona a un lettore del mio blog: Alessandro. Ha partecipato con tanto entusiasmo che vi posso assicurare che vale la pena leggere la sua
Questa è la storia di un viaggio lunghissimo, non tanto per il lasso di tempo – poco più di due anni – ma per la dedizione, la costanza e un pizzico di follia che ci ho messo. Come ogni viaggio, c’è un punto di partenza e un punto di arrivo. Ma il punto di arrivo è già diventato un nuovo punto di partenza, e questa è un’altra storia tutta da scrivere.
Da sempre ho lottato con il peso, fino a raggiungere un livello di obesità grave. Alla fine, ho trovato il coraggio di affrontare una scelta radicale: la chirurgia bariatrica. Il 30 gennaio 2023, quando pesavo 195 kg, mi viene assegnata una dieta preparatoria in vista dell’operazione, programmata per l’inizio di maggio. Quel percorso mi farà perdere ben 107 kg.
Primi Passi Verso il Cambiamento: Dalla Camminata alla Corsa
"Dalla Passione alla Follia: 9 Gare in 5 Mesi e la Sfida della Maratona di Roma"
Le gare competitive diventano una nuova passione, anche grazie all’atmosfera incredibile e alle amicizie che si creano lungo il percorso. In cinque mesi ne corro ben nove, oltre a due gare più impegnative: la 28 km di Sabaudia e la 18 km alle Terre di Siena. In ogni gara miglioro, abbassando il mio tempo fino a 2 ore e 34 minuti.
A dicembre, un’idea folle mi attraversa la mente: voglio correre una maratona. E quale migliore occasione della città eterna? Nonostante la preparazione sia un po’ sommaria – solo due lunghi e tante mezze maratone – mi iscrivo alla Maratona di Roma.
Tra l’euforia e l’ansia che cresce man mano che la data si avvicina, mi trovo a fare i conti con qualche imprevisto: un piccolo incidente domestico e uno scontro con un monopattino elettrico. Ma non mi fermo. Preparativi meticolosi: carboidrati a cena, gel collaudati, scarpe Asics Kayano per pronazione, pantaloni e calze Compressport, tutto testato e pronto.


Il Giorno della Gara: Esperienza, Percorso e Strategie della Maratona di Roma
Gli Ultimi Chilometri: Superare la Fatica e Raggiungere il Traguardo
Gli ultimi 7 km sono i più duri: gambe pesanti e mente stanca, ma la determinazione mi spinge a non mollare. Mi do obiettivi brevi, puntando da un ristoro all’altro, e quando la fatica diventa insostenibile, mi concentro su un chilometro alla volta. Intorno a me vedo persone sfinite che ormai camminano, ma continuo a correre, stringendo i denti. A un certo punto incrocio uno strano corridore scalzo, con le scarpe legate al collo, e non posso fare a meno di sorridere per la sua scelta insolita. Poco dopo affianco una ragazza che zoppica vistosamente: la incoraggio a non mollare, perché il traguardo è ormai vicino. Insieme troviamo la forza di andare avanti, accompagnati dagli incitamenti del pubblico e dalla voglia di raggiungere quella linea che segnerà la fine di questo incredibile viaggio.
Emozioni al Traguardo: La Conquista della Medaglia e la Rinascita di un Sogno
Gli ultimi metri sono un’esplosione di emozioni. Il traguardo è lì, finalmente! Taglio la linea d’arrivo in 5 ore e 54 minuti, con una media di 8:15 al km. Un risultato che per molti potrebbe sembrare modesto, ma per me è la vittoria più grande della mia vita. Prendo la medaglia, la guardo, la bacio. Felicità pura, una gioia che esplode dall’interno e cancella ogni sacrificio e ogni dubbio. Mentre mi cambio, dolorante ma fiero, mi concedo un meritato gelato e ripenso al lungo percorso che mi ha portato fin qui: dalle prime camminate dopo l’intervento fino alla maratona di Roma, attraversando ostacoli e paure.
Nonostante la fatica, la soddisfazione è immensa. Decido di non fermarmi: esploro Roma a piedi, anche se le gambe urlano vendetta. Mi regalo una cacio e pepe divina e un tiramisù da Pompi, gustando ogni boccone come fosse un premio alla tenacia. Rientro a Pisa stanco ma incredibilmente felice, consapevole di aver vissuto un’esperienza unica e irripetibile.
in conclusione

ALESSANDRO BELLOMINI
Runner appassionato, Dopo aver affrontato una lunga battaglia con il peso ha trovato nella corsa la sua rinascita. “Ogni passo è una conquista, dal primo chilometro fino alla maratona a Roma”.
Questa maratona non è stata solo una corsa, ma un viaggio straordinario fatto di sacrifici, cadute, ripartenze e sogni realizzati. È la dimostrazione che, quando decidi di cambiare davvero, niente è impossibile. Ogni passo, ogni chilometro, ogni respiro affannato raccontano una storia di forza e resilienza, di voglia di vivere e di non arrendersi mai.
Il traguardo della Maratona di Roma non è solo una linea sulla strada, ma un simbolo di rinascita. Mi ha insegnato che il vero traguardo non è solo arrivare alla fine, ma vivere il percorso con cuore e determinazione, superando i limiti che pensavo invalicabili.
Oggi porto con me quella medaglia come il ricordo di un’impresa che sembrava impossibile. Ma soprattutto porto con me la consapevolezza che la vera vittoria non è solo aver corso 42 chilometri, ma aver trovato la forza di lottare, di non arrendermi e di continuare a credere nei miei sogni.
E adesso? Ora non mi resta che guardare avanti, verso nuovi obiettivi e nuove sfide. Perché la corsa, come la vita, non si ferma mai.