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Uscire dalla zona di comfort: Il primo passo verso l’evoluzione personale e sportiva

Quando è stata l'ultima volta che abbiamo usato la corsa come mezzo per esplorare un posto nuovo e scoprire qualcosa di più.

La zona di comfort è una condizione mentale di sicurezza, di agio, dove tutto è rassicurante, dove non ci sono sorprese.

Quando le persone sono in una zona di comfort agiscono senza ansietà, hanno un livello di prestazione costante si sentono sicuri. Per qualcuno può essere un punto d’arrivo, raggiungere un senso di sicurezza su ciò che facciamo, altri la utilizzano come “cuccia” mentale, proviamo a fare cose nuove ci mettiamo in gioco con tutti i rischi che il cambiamento comporta e di tanto in tanto sentiamo la necessità di rientrare nella nostra cuccia, dove conosciamo tutte le nostre sensazioni e ci sentiamo protetti.

Io faccio parte di un altra specie, mi sento in  gabbia nella zona di comfort, avere le stesse abitudini, esempio fare sempre la stessa strada per andare al lavoro, correre sempre nello stesso percorso, fare gli stessi allenamenti. Sono alla continua ricerca di  nuove esperienze per imparare, per evolvere, per conoscere situazioni sia nella vita che nello sport che mi permettano di migliorare, di crescere e scoprire nuove cose.

Non c’è nulla da fare se  vogliamo evolvere e  fare nuove esperienze dobbiamo necessariamente uscire dalla nostra zona di comfort, imparare nuove strade per andare al lavoro, cambiare il nostro percorso di allenamento, cambiare allenamenti, osare. Questo sia se abbiamo 20, 40 o 50anni, questo per gestire meglio le avversità, le difficoltà e i cambiamenti con prontezza ed efficacia.

Nella vita come nella corsa, tutto cambia in maniera repentina e più noi saremo avvezzi al cambiamento, ad uscire dalla nostra cuccia mentale più saremo pronti a cogliere grandi soddisfazioni.

Provare un percorso di allenamento diverso, correre su quella strada che non ci piace, fare quella salita che evitiamo sempre o perché no iscriversi ad una gara che non avreste mai pensato di fare.

Un altro rischio della “Zona di comfort” è quella di avere la convinzione di sapere già tutto, invece dobbiamo metterci  in gioco ogni tanto, con umiltà imparare nuovi allenamenti, nuovi percorsi, curare meglio i dettagli, cercare la perfezione.

Impariamo ad uscire dalla nostra zona di comfort, alleniamoci a prendere nuovi stimoli, imparare con entusiasmo ad allargare i confini che NOI abbiamo deciso di mettere alla nostra zona di comfort, al fine di ampliarla sempre più e godere di ogni situazione sia nella vita che nello sport.

Spesso il cambiamento fa paura, ma bisogna avere il coraggio di affrontarlo, altrimenti si rimane sempre gli stessi e non evolve più.

Buone corse a tutti, vado a dormire domani esco dalla mia zona di confort, mi aspetta il mio primo vertical  5,3 km 1000D+

“Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto.”

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